Il bilancio al 31 dicembre 2011 di U.C. Sampdoria Spa riflette i risultati sportivi della seconda parte della stagione sportiva 2010/11, terminata con la retrocessione in serie B, e della prima parte della stagione 2011/12, relativa al campionato di serie B.
Il bilancio 2011 si è chiuso con una perdita di 15,6 milioni.
La continuità aziendale.
I revisori di Reconta Ernst & Young S.p.A. hanno rilevato, al punto 4 della loro relazione, che la società ha conseguito, nell’esercizio 2011, come nei precedenti, “significative” perdite operative; e anche per il 2012, in base alle previsioni degli amministratori, il riequilibrio economico e finanziario dipenderà dalla manifestata disponibilità dei soci ad ulteriori interventi.
In parole povere la Sampdoria non si autofinanzia e necessita dell’intervento del suo “mecenate”.
Il valore della rosa.
I diritti pluriennali alle prestazioni calciatori espongono un valore di 30,7 milioni, evidenziando una riduzione del 27,5%. La variazione negativa di 11,6 milioni è dovuta ad investimenti per 24,8 milioni, cessioni con un valore contabile di 21,6 milioni, ammortamenti per 14,7 milioni e svalutazioni per 139 mila euro.
Durante il 2011, gli acquisti col valore più elevato sono stati Biabiany per 7 milioni dall’Inter, Cassano per 5 milioni dal Real Madrid, Piovaccari per 3,5 milioni dal Cittadella e Maccarone per 2,7 milioni dal Palermo.
Per quanto riguarda le cessioni, si è registrato un incasso complessivo di 28,4 milioni che, a fronte di un valore contabile di 21,6 milioni, ha determinato un’eccedenza di plusvalenze per 6,8 milioni. Tra i calciatori ceduti spiccano: Pazzini all’Inter per 19 milioni, Marilungo all’Atalanta per 4,7 milioni, Cassano al Milan per € 3.334.000 ed Eramo ceduto (con successiva compartecipazione) al Crotone per 600 mila euro. Paradossalmente, la cessione di Cassano ha determinato una minusvalenza di € 1.666.000.
Nelle immobilizzazioni finanziarie figura la metà del valore dei calciatori ceduti in compartecipazione, che aumenta da 622 mila euro a 1,1 milioni. Tra i calciatori in compartecipazione col maggiore valore ritroviamo Rossini (Udinese), la cui metà è stata valutata 500 mila euro ed Eramo (Crotone) con un valore del 50% pari a 300 mila euro.
I debiti per i calciatori acquisiti in compartecipazione diminuiscono da 11 a 3,9 milioni. La metà di Tissone risulta in bilancio con un valore di 3 milioni.
Considerando anche le compartecipazioni, potremmo stimare un valore contabile ipotetico della rosa di € 27,9 milioni, circa un quinto di quello del Genoa.
La risoluzione delle compartecipazioni nel 2011 ha determinato proventi per 7,4 milioni e oneri per 701 mila euro. Con la Roma la risoluzione della compartecipazione di Curci ha determinato proventi per 2,2 milioni e quella di Guberti per 1,5 milioni. La compartecipazione di Mannini col Napoli ha comportato proventi per 3,5 milioni.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto è positivo per 11,9 milioni e finanzia il 17% dell’attivo. La variazione in diminuzione di 2,2 milioni è dovuta all’evidenziazione della perdita d’esercizio per 15,6 milioni e ad un versamento in conto capitale per 13,4 milioni. La perdita dell’esercizio precedente di 12,1 milioni risulta coperta con precedenti versamenti in conto capitale.
Il rapporto tra patrimonio netto e diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari al 39%.
L’indebitamento finanziario.
Il debito finanziario lordo risulta dimezzato passando da 23,3 a 11,1 milioni.
I debiti bancari sono aumentati da 1,1 milioni a 9,6 milioni. La Sampdoria ha una linea credito con Monte dei Paschi di Siena fino a 8 milioni con scadenza 30 settembre 2012.
I debiti verso altri finanziatori, pari a 1,5 milioni, riguardano i debiti per factoring verso MPS Factoring. L’anno precedente erano pari a 17,2 milioni.
Considerando le disponibilità liquide pari a 577 mila euro, si ha un indebitamento finanziario netto pari a 10,5 milioni inferiore al valore della produzione.
I crediti verso società calcistiche sono pari a 15,8 milioni. Il maggior credito riguarda quello verso l’Inter per Pazzini pari a 6,9 milioni.
I debiti verso enti settore specifico ammontano a 20,7 milioni. Di questi, 20,5 milioni riguardano debiti verso squadre di calcio. Il maggior debito ammonta a 3,5 milioni e riguarda l’Empoli per Pozzi, seguito dal debito per Piovaccari col Cittadella per 2,8 milioni e dal debito di 2,5 milioni verso l’Inter per Biabiany.
Il saldo tra crediti e debiti verso squadre calcistiche è negativo per 4,7 milioni. Anche se aggiungessimo tale saldo all’indebitamento finanziario netto si otterrebbe una cifra comunque inferiore al valore della produzione.
Gli altri debiti.
I debiti tributari diminuiscono da 4,5 a 3,8 milioni. Essi sono costituiti per 2,9 milioni da debiti per ritenute su lavoro dipendente, relative alle retribuzioni di ottobre, novembre e dicembre 2011 e per 747 mila euro per debiti IRAP. I debiti per ritenute d’acconto su lavoro dipendente sono stati pagati dopo il 31 dicembre 2011.
Anche la Sampdoria nel dicembre 2011 ha ricevuto avviso di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate per l’IVA e l’IRAP sulle compartecipazioni.
I debiti verso i dipendenti si riducono da 2,7 a 2,3 milioni e si riferiscono alle mensilità di novembre e dicembre, oltre ai premi. Nella nota integrativa è specificato che gli stipendi vengono pagati puntualmente.
I debiti verso istituti previdenziali pari a 200 mila euro sono stati pagati nel mese di gennaio 2012.
I debiti verso agenti e intermediari dei calciatori ammontano a 437 mila euro.
I Ricavi.
Il valore della produzione, pari a 54,3 milioni, risulta diminuito dell’8,5%. I ricavi da gare sono crollati del 39%, diminuendo da 7,2 a 4,4 milioni. I proventi radiotelevisivi si sono ridotti a 18,2 milioni e si riferiscono quasi interamente al primo semestre disputato in serie A: 17,8 milioni; il secondo semestre 2011, disputato in serie B, ha fruttato infatti solo 386 mila euro. Tali proventi incidono per il 34% sul valore della produzione.
Le plusvalenze incidono per il 35% sul valore della produzione e ammontano a 19 milioni.
I proventi da sponsor risultano pari a 3 milioni. Erg ha contribuito con € 1.350.000 per il secondo semestre 2010/11, mentre Gamenet ha contribuito con 300 mila euro per il primo semestre 2011/12. Il resto dei ricavi da sponsor riguarda lo sponsor tecnico.
I proventi pubblicitari ammontano a 1,5 milioni.
Gli altri ricavi pari a 7,3 milioni, includono 5 milioni come indennizzo da retrocessione.
I Costi.
I costi della produzione, pari a 78,9 milioni, risultano aumentati dell’1,66%.
Il costo del personale, pari a 35,9 milioni, risulta diminuito del 18% ed incide sul valore della produzione per il 66%.
Gli ammortamenti sono pari a 15,2 milioni e aumentano di 137 mila euro. Gli ammortamenti sui diritti pluriennali alla prestazioni dei calciatori rappresentano la voce preponderante, essendo pari a 14,7 milioni.
Il costo complessivo di gestione del personale (stipendi e ammortamenti) incide per il 93% sul valore della produzione.
Nelle spese per servizi, pari a 6,9 milioni, sono ricomprese le spese per agenti e intermediari pari a 1,3 milioni.
Gli oneri diversi di gestione, pari a 19,2 milioni, comprendono 12,2 milioni di minusvalenze e costi per il prestito di calciatori per 2,6 milioni.
La differenza tra valore e costi della produzione è negativa per 24,6 milioni, mentre nel 2010 era negativa per 18,2 milioni.
Il punto di pareggio.
La gestione finanziaria è positiva per 6,2 milioni e contribuisce ad esporre, prima delle imposte, una perdita pari a 17,9 milioni, che a causa del saldo positivo delle imposte, dovuto al calcolo delle imposte anticipate, si riduce ad una perdita netta di 15,6 milioni.
Gli esercizi dal 2007 al 2011 si sono chiusi tutti in perdita. La somma di tali perdite è pari a 52,6 milioni. Tuttavia le perdite più rilevanti si sono concentrate negli ultimi tre esercizi, dal 2009 al 2011, raggiungendo la cifra complessiva di 44,1 milioni.
L’adesione al consolidato fiscale.
U.C. Sampdoria S.p.A. aderisce al consolidato fiscale, che vede come consolidante San Quirico S.p.A.. In parole povere, la perdita fiscale di U.C. Sampdoria S.p.A. serve a ridurre l’imponibile fiscale del soggetto consolidante. Il discorso vale per l’IRES e non per l’IRAP. Nel caso della Sampdoria risultano stanziati in bilancio crediti per imposte anticipate pari a 8,3 milioni (2,6 milioni nel 2010). Le imposte anticipate a fronte della perdita fiscale 2011 da trasferire ammontano a circa 7,6 milioni, mentre quelle relative agli interessi passivi ammontano a 136 mila euro.
Conclusioni.
Come scritto dagli amministratori la retrocessione in serie B ha pesato in modo significativo sul conto economico dell’esercizio. Tuttavia, a giudizio di chi scrive, è la “cessione” di Cassano al Milan che è costata cara in termini economici, finanziari e sportivi.
Sul piano sportivo, se Cassano fosse rimasto, difficilmente la Sampdoria sarebbe retrocessa, conservando i proventi TV anche per il secondo semestre 2011. Chi ha studiato la carriera di Cassano dovrebbe sapere che quando giocava nella Primavera del Bari trasformò in un promettente “grande goleador” il centravanti di quella squadra, di cui adesso nessuno ricorda il nome. Estremizzando il concetto, con le dovute proporzioni, anche per il Pazzini 2011/12, si è notata la mancanza di Cassano, tanto da accostarlo a quel centranti del Bari Primavera. Sul piano economico, la cessione di Cassano, che, tra le altre cose, è anche un calciatore della Nazionale, ha determinato una notevole minusvalenza. Dal punto di vista finanziario la Sampdoria è stata costretta a sborsare 5 milioni di euro al Real Madrid.
Possiamo concludere affermando che la promozione in serie A, ottenuta nel campionato 2011/12, risulterà fondamentale, per il bilancio 2012, soprattutto per i diritti TV del secondo semestre.
Bilancio Sampdoria 2011: rimpiangendo Cassano
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- By Luca Marotta