Nel commentare i risultati economici, finanziari e patrimoniali al 31 luglio 2010 del Liverpool Football Club, a giudizio di chi scrive, bisogna considerare più le prospettive future, legate ad un nuovo assetto proprietario, che gli accadimenti passati, condizionati da una poco felice operazione di “acquisto a debito” della società. Per valutare appieno le potenzialità della nuova proprietà, con dati concreti, bisognerà aspettare il consolidato al 31 luglio 2011 della nuova società holding. In ogni caso, sembrerebbe ancora decisivo il ruolo delle banche creditrici dei vecchi proprietari nel passaggio del controllo societario. Un ruolo la cui importanza può essere concretizzata anche nel finanziamento concesso ai nuovi proprietari. Le prospettive potranno certamente apparire rosee se la nuova proprietà riuscirà a coniugare l’indebitamento con l’autofinanziamento, individuando il giusto mix. Infatti, con la vecchia gestione il costo dell’eccessivo debito ha comportato il conseguimento di continue perdite.
Il 15 ottobre 2010 Kop Football Limited ha ceduto il 100% delle azioni della società “The Liverpool Football Club and Athletic Grounds Limited” a N.E.S.V.I. LLC (Fenway Sports Group) tramite la società UKSV Holding Company Limited, che è una società holding, istituita a questo scopo, con sede nel Regno Unito. Pertanto, dal 15 ottobre 2010, il Liverpool Football Club non fa più capo al duo americano Hicks e Gillett, ma ad un altro gruppo americano denominato “Fenway Sports Group”, con interessi anche nella famosa squadra di baseball “Boston Red Sox”.
Hicks e Gillett controllavano il Liverpool anche attraverso una società con sede nel paradiso fiscale delle Isole Cayman: “Kop Football (Cayman) Limited”. Tale dato è certamente un indice della loro scarsa trasparenza. Tornando al bilancio, gli amministratori del Liverpool hanno redatto il bilancio chiuso al 31 luglio 2010 in base al presupposto della continuità aziendale, che è uno dei principi cardini del Fair Play Finanziario. In altre parole, i club, che partecipano alle manifestazioni UEFA, devono essere in grado di far fronte ed onorare i futuri impegni finanziari. Che il Liverpool sia in grado di farlo, è una convinzione degli amministratori del club, basata sulle loro “ragionevoli” aspettative e considerando anche che il contenzioso con i vecchi proprietari non eserciterà un impatto negativo sulla posizione finanziaria del club. I revisori della KPMG LLP, il cui parere è richiesto dal Regolamento del Fair Play Finanziario, non hanno evidenziato rilievi al riguardo. Si aggiunga che i nuovi proprietari, molto probabilmente, rivedranno il progetto stadio, cercando di realizzare una significativa riduzione dei costi e che il calciomercato di gennaio 2011 ha determinato un impatto economico positivo per £ 46,5 milioni (€ 51,7 milioni, ad un cambio 1 € = 0,90 £), con acquisti per £ 76,2 milioni (tra cui Andy Carroll e Luis Suarez), cessioni per £ 76,1 milioni (tra cui Fernando Torres) e l’avvicendamento dello staff tecnico con la sostituzione di Roy Hodgson con Kenny Dalglish.
Gli impegni finanziari assunti dalla vecchia proprietà erano talmente gravosi , che ne hanno determinato la cessione “forzata”. Al 31 luglio 2010, la società ex controllante, Kop Football (Holdings) Limited, aveva una linea di credito con Royal Bank of Scotland (RBS) e con Wachovia Bank per un totale di £ 297 milioni (€ 330 milioni). Per quanto riguarda il Liverpool Football Club era a disposizione una linea di credito di £ 97 milioni (€ 107,8 milioni). La società ha ricevuto dall’ex controllante Kop Football Limited un prestito infragruppo per un totale di £ 104,6 milioni (€ 116,2 milioni). UKSV Holdings Company Limited ha anche acquisito il debito finanziario infragruppo dalla Kop Football Limited e ha immediatamente liberato la Società da tutti i suoi obblighi e responsabilità connesse. Il debito infragruppo è stato convertito in riserva. A seguito del cambio di proprietà, RBS ha stipulato un nuovo accordo di finanziamento con USKV volto a fornire alla Società una linea di credito di £ 92 milioni (€ 102,2 milioni). Il 31 gennaio 2011, questa linea di credito risultava utilizzata per £ 86,6 milioni (€ 96,2 milioni).
Il fatturato caratteristico al 31 luglio 2010 è aumentato da £ 177,3 milioni (€ 197,7 milioni) a £ 184,5 milioni (€ 205,4 milioni), con un incremento del 4,07%. I ricavi da diritti radiotelevisivi sono aumentati di 5 milioni di sterline, passando da £ 74,6 milioni (€ 82,9 milioni) a £ 79,6 milioni (€ 88,4 milioni). I ricavi da gare sono leggermente aumentati da £ 42,5 milioni (€ 47,2 milioni) a £ 42,9 milioni (€ 47,6 milioni). I ricavi commerciali aumentano di £ 1,8 milioni, passando da £ 60,3 milioni (€ 66,9 milioni) a £ 62,1 milioni (€ 68,9 milioni). La voce relativa ai ricavi commerciali per il 2009/10 comprende anche i ricavi generati dai media digitali e dal business della ristorazione. Le entrate dei media digitali sono ricomprese nel bilancio di esercizio della società, a causa dell’incorporazione, nel luglio 2009, delle attività di “Liverpoolfc. Tv Limited”. Nello stesso mese, l’attività di ristorazione è stata riportata 'in house'.
Al fatturato caratteristico bisogna aggiungere la voce relativa agli altri ricavi operativi per 297 mila sterline (€ 330 mila). Per un totale di ricavi pari a £ 184,8 milioni (€ 205,4 milioni).
Il miglioramento del fatturato è compensato da un aumento delle spese operative di £ 20,7 milioni (€ 23 milioni), al netto dei costi straordinari. Le cause principali dell’incremento dei costi sono da ricercare nell’aumento del costo del personale e degli ammortamenti. Il costo del personale ammonta a £ 114,3 milioni (€ 127 milioni) e risulta in aumento del 18,92%, con un’incidenza del 61,85% sul fatturato complessivo, che risulta ampiamente nei margini consentiti dal regolamento del Fair Play Finanziario. La seconda voce di costo per importanza è rappresentata dagli ammortamenti della rosa giocatori pari a £ 39,9 milioni (€ 44,4 milioni), cui bisogna aggiungere £ 299 mila (€ 332 mila)di svalutazioni. Nell’esercizio precedente l’importo degli ammortamenti è stato pari a £ 37,4 milioni (€ 41,6 milioni)con svalutazioni effettuate per £ 1,2 milioni. Al 31 luglio 2010 l’incidenza dell’ammortamento della rosa dei giocatori sui ricavi è del 21,77%. Di conseguenza, la somma del costo del personale e degli ammortamenti risulta inferiore ai ricavi complessivi, escluse le plusvalenze, con un’incidenza dell’87,60%.
Le spese operative straordinarie ammontano a £ 7,8 milioni (€ 8,6 milioni) ed includono le spese relative al cambiamento anticipato dello staff tecnico (Benitez), mentre nell’esercizio precedente tali spese erano pari a 4,3 milioni di sterline (€ 4,8 milioni).
L’eccedenza di plusvalenze relative alla cessione dei giocatori ha mostrato un aumento notevole, passando da £ 4,1 milioni (€ 4,5 milioni) del 2009 a £ 22,8 milioni del 2010 (€ 25,4 milioni). Tale dato, considerato ai fini dei parametri del Fair Play Finanziario, migliora nettamente l’incidenza del costo del personale sui ricavi rilevanti (55,05%).
Gli oneri finanziari sono aumentati di £ 4,8 milioni rispetto al dato del 2008/09, assestandosi a £ 17,7 milioni (€ 19,7 milioni). Ed è su questa voce di costo che si gioca il futuro del Liverpool, in quanto la vecchia proprietà ha preferito indebitare il club, forse sovrastimandone le capacità di autofinanziamento.
Il risultato d’esercizio mostra una perdita di £ 19,9 milioni (€ 22,1 milioni), mentre nel 2008/09 la perdita ammontava a £ 14 milioni (€ 15,6 milioni).
Il valore netto delle immobilizzazioni immateriali è diminuito del 19,83% da £ 121,9 milioni (€ 135,4 milioni) del 2009 a £ 97,7 milioni (€ 108,6 milioni) del 2010. La causa principale, come ovvio che sia per un bilancio di una società di calcio, è da attribuire alle variazioni del valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, che è sceso da un valore netto contabile di £ 107,9 milioni (€ 119.9, milioni) del 2008/09 a £ 85 milioni (€ 94,4 milioni) del 2009/10. Il tutto è dovuto ad acquisizioni di giocatori per un valore di £ 34,5 milioni (€ 38,3 milioni) compensate dal valore contabile netto delle dismissioni di £ 17,2 milioni (€ 19,1 milioni) e dagli ammortamenti e svalutazioni di esercizio calcolati per £ 40,2 milioni (€ 44,7 milioni). Le immobilizzazioni immateriali comprendono, per l’importo di £12,7 milioni (€ 14,1 milioni), anche l’avviamento riconosciuto per l'acquisizione di “Liverpoolfc. Tv Limited”. Tale voce è diminuita di £ 1,3 milioni in relazione all’ammortamento calcolato.
Le immobilizzazioni materiali sono aumentate del 5,04%, da £ 73,3 milioni (€ 81,5 milioni) a £ 77 milioni (€ 85,6 milioni). In tale voce sono stati capitalizzati oneri finanziari per un importo di £ 2 5 milioni, in relazione al progetto del nuovo stadio.
Le immobilizzazioni finanziarie, ammontanti a £ 15,9 milioni (€ 17,6 milioni), riguardano l’acquisizione di “Liverpoolfc. Tv Limited”.
All'interno delle attività correnti risulta aumentata di £ 6,9 milioni la voce riguardante le rimanenze di beni per la rivendita, a causa del cambiamento dello sponsor di maglia. Le disponibilità liquide ammontano a £ 18,9 milioni (€ 21 milioni) e i crediti a £ 31,2 milioni (€ 34,7 milioni).
Il patrimonio netto risulta negativo per £ 5,9 milioni (€ 6,5 milioni), mentre il 31 luglio 2009 era positivo per £ 14 milioni (€ 15,6 milioni). La variazione negativa di £ 19,9 milioni è da attribuire alla perdita di esercizio. L’esistenza di un patrimonio netto negativo determina una situazione da “warning” ai fini del Fair Play Finanziario.
L'indebitamento finanziario netto è aumentato da £ 110,3 milioni (€ 122,5 milioni) del 31 luglio 2009 a £ 123,4 milioni (€ 137,1 milioni) del 31 luglio 2010. Nell’indebitamento finanziario netto del 31 Luglio 2010 è incluso un debito infragruppo di £ 104,6 milioni (€ 116,2 milioni). Come già detto, questo debito è stato convertito in riserva con il cambio di proprietà, verificatosi nell'ottobre 2010. Quindi si presume che per il 2010/11 ci sia un netto miglioramento riguardante la situazione dell’indebitamento finanziario netto. In ogni caso bisogna evidenziare che l’indebitamento finanziario netto, conformemente a quanto stabilito dal Fair Play Finanziario, risulta inferiore ai ricavi totali.
In conclusione si può affermare che con una gestione che sappia contenere al minimo il costo del debito, magari investendo i propri capitali e non ricorrendo massicciamente alle banche per ottenere finanziamenti, anche il punto di pareggio richiesto dal Regolamento del Fair Play Finanziario appare facilmente raggiungibile.
Bilancio Liverpool 2010: con la nuova proprietà si volterà pagina?
- Dettagli