Durante la stagione calcistica 2009/10, il club di calcio professionistico inglese “Tottenham Hotspur Football & Athletic Co. Limited”, raggiungendo il quarto posto in Premier League, ha conseguito il diritto a disputare i preliminari di Champions League. Come sappiamo, superando il turno con gli svizzeri del BSC Young Boys, il Tottenham ha partecipato alla fase a gironi, giungendo primo nel suo raggruppamento, davanti a FC Internazionale Milano. Da ultimo, sfiderà A.C. Milan negli ottavi. “Tottenham Hotspur Football & Athletic Co. Limited” è una società controllata al 100% da “Tottenham Hotspur Plc”, che complessivamente controlla 18 società e redige il bilancio consolidato. In ultima istanza il controllore del gruppo è il miliardario inglese Joseph Lewis, attraverso la società ENIC International Limited.
I risultati sportivi ottenuti sono frutto di una buona programmazione e di una sana gestione, che rientra certamente nei canoni stabiliti dal regolamento del “fair play finanziario”, almeno per il periodo di transizione, nonostante il bilancio consolidato chiuso al 30 giugno 2010 registri una perdita di 6,6 milioni di sterline, pari a circa 7,8 milioni di euro (considerando il cambio: 1 € = 0,85 £). Questa perdita interrompe una serie positiva di tre esercizi consecutivi, chiusi con un utile. Infatti, per ritrovare un esercizio in perdita bisogna risalire alla stagione 2005/06, in cui si esponeva una perdita di 1,6 milioni di sterline (€ 1,9 milioni). Si aggiunga che il patrimonio netto è positivo, il costo del personale è nettamente inferiore al limite del 70% del fatturato e l’indebitamento finanziario netto è inferiore al fatturato stesso. L’indebitamento finanziario esistente è dovuto alla necessità di creare risorse finanziare per la costruzione del nuovo centro sportivo e per la progettazione del nuovo stadio.
Nel bilancio consolidato 2009/10, il fatturato ha raggiunto il livello record di 119,8 milioni di sterline (113 nel 2009), pari a circa 140,9 milioni di euro. Negli ultimi cinque anni, il fatturato consolidato, escluse le plusvalenze, è aumentato di 45,7 milioni di sterline (€ 53,7 milioni), con un incremento pari al 61,6%.
La biglietteria nelle partite della Premier League ha registrato incassi pari a £ 20,1 milioni (nel 2009: £ 19.8 milioni), con lo stadio tutto esaurito per tutte le partite casalinghe. Per la stagione 2010/11 si è registrata una lista d’attesa per abbonamenti di circa 33.000 tifosi. Si pensi che il White Hart Lane ha una capienza di 36.310 posti ed è questo uno dei motivi per cui si è avviato l’iter di progettazione per un nuovo stadio più grande. La biglietteria nelle partite delle coppe ha registrato un calo di incassi del 16,6%, dovuto alla mancata partecipazione alle coppe europee e al mancato raggiungimento della finale di Carling Cup, a causa dell’eliminazione, subita nei quarti di finale, ad opera dei futuri vincitori della coppa (Manchester United). In FA Cup, il Tottenham ha perso in semifinale col Portsmouth a Wembley. Nel complesso, le coppe hanno portato £ 6,7 milioni (nel 2009: £ 8,1 milioni), con un calo di 1,4 milioni di sterline. I ricavi da biglietteria incidono per il 22% sul totale del fatturato.
I ricavi per diritti radiotelevisivi sono aumentati a £ 51.5 milioni (€ 60,6 milioni), registrando un incremento del 14,97% (nel 2009: £ 44,8 milioni). Questo aumento è in gran parte attribuibile al premio relativo al quarto posto raggiunto in campionato (ottavo posto nel 2008/09) e all’aumento del numero delle partite trasmesse. Questi ricavi incidono per il 43% sul fatturato.
I proventi da sponsorizzazioni e da “Corporate Hospitality” sono scesi a £ 25,8 milioni (€ 30,3 milioni); nel 2009 ammontavano a £ 27,4 milioni (€ 32,2 milioni). Tale diminuzione è dovuta alla mancata partecipazione alle coppe europee. Il 30 giugno 2010, dopo quattro anni, è terminato il contratto di sponsorizzazione della maglia con Mansion. Lo sponsor Mansion è stato rimpiazzato da Autonomy per il campionato e da Investec per le coppe. Puma rimane sponsor tecnico anche per il 2010/11.
I ricavi da merchandising sono cresciuti del 12% a £ 7,8 milioni (nel 2009: £ 7,0 milioni).
Le spese di gestione operativa con esclusione di quelle riguardanti la gestione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori, sono aumentate del 2,66%, precisamente da £ 94,6 milioni (€ 111,3 milioni) a £ 97.1 milioni (€ 114,3 milioni).
Il costo del personale è aumentato del 10,92%, da 60,5 milioni di sterline (€ 71,1 milioni) a 67,1 milioni (€ 78,9 milioni). Comunque il rapporto tra costo del personale e fatturato, con esclusione delle plusvalenze, risulta pari al 55,98%. Come si può notare, questo indicatore è ben al di sotto del limite stabilito dal fair play finanziario pari al 70%. Gli ammortamenti per immobilizzazioni materiali ammontano a 2,7 milioni di sterline e gli altri costi operativi a £ 27,3 milioni.
Il risultato operativo, escludendo la gestione dei diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, ha registrato un incremento del 23%; infatti, nel 2009/10, risulta positivo per £ 22,7 milioni (€ 26,7 milioni), mentre nel 2009, ammontava a £ 18.4 milioni (€ 21,6 milioni).
L’ammortamento della rosa dei giocatori è aumentato del 3,59%, passando da £ 38,1 milioni (€ 44,8 milioni) a £ 39,5 milioni (€ 46,4 milioni).
L’eccedenza di plusvalenze per la cessione di giocatori ammonta a £ 15,3 milioni (€ 17,9 milioni), nel 2009 era nettamente superiore, risultando pari a £ 56,5 milioni (€ 66,5 milioni).
Il totale delle attività non correnti ammontante a 239,2 milioni di sterline (€ 281,4 milioni), segna un incremento del 3,21%.
Le immobilizzazioni materiali risultano pari a £ 123,5 milioni (€ 145,3 milioni), mentre nel 2009 erano pari a £ 103,3 milioni (€ 121,6 milioni). In questa voce sono comprese le immobilizzazioni materiali in corso di costruzione per l’importo di 69,3 milioni di sterline, comprensivi di terreni, fabbricati e spese di progettazione. Queste ultime sono arrivate alla cifra di £ 20,4 milioni e potrebbero generare una sopravvenienza passiva nel caso in cui il progetto nuovo stadio venisse abbandonato per altre soluzioni.
Le immobilizzazioni immateriali ammontano a £ 115,7 milioni (€ 136,1 milioni), nel 2009 registravano la cifra di £ 128,4 milioni (€ 151,1 milioni). Nel corso dell'esercizio sono stati acquistati, per un costo totale di 37,8 milioni di sterline (€ 44,5 milioni), giocatori come Peter Crouch, Younes Kaboul, Niko Kranjcar e altri. Sempre nello stesso periodo, ne sono stati ceduti altri, tra cui Darren Bent, Kevin-Prince Boateng, Pascal Chimbonda, Gilberto Da Silva Melo, Didier Zokora, per un compenso complessivo di 24,6 milioni di sterline (€ 28,9 milioni).
Dopo la chiusura dell’esercizio la squadra è stata potenziata ulteriormente con i seguenti acquisti: William Gallas, Stipe Pletikosa, Sandro, Rafael Van der Vaart, per un costo di acquisto complessivo di £ 19,9 milioni (€ 23,4 milioni). Le cessioni di Dorian Dervite e Adel Taarabt hanno invece comportato entrate per £ 0.9 milioni.
Le attività correnti risultano pari a 48,9 milioni di sterline (€ 57,6 milioni) e registrano un decremento del 17,91%. In particolare le disponibilità liquide sono passate da £ 19,6 milioni (€ 23,1 milioni) a £ 11,3 milioni (€ 13,3 milioni), segnando una variazione negativa del 42,49%.
Il patrimonio netto consolidato ammonta a £ 70,5 milioni (€ 82,9 milioni), mentre nel 2009 era pari a £ 62,1 milioni (€ 73 milioni). La variazione del patrimonio netto è stata determinata da un aumento di 15 milioni di sterline del capitale sociale, deliberato nel settembre 2009, per il progetto del nuovo stadio e dalla perdita di esercizio per £ 6,6 milioni; inoltre sono state convertite in azioni ordinarie delle azioni privilegiate convertibili redimibili per un valore di 85 mila sterline.
Il totale delle passività sia correnti che non correnti ammonta a 217,7 milioni di sterline (€ 256,1 milioni) e risulta in calo del 5,09% rispetto all’esercizio precedente. Le passività correnti ammontano a £ 112,5 milioni (104,6 nel 2009) e risultano in aumento del 7,54%. Le passività non correnti, invece risultano in diminuzione del 15,68%, registrando la cifra di 105,2 milioni di sterline (€ 123,7 milioni).
I debiti bancari ammontano a 49,7 milioni di sterline (€ 58,5 milioni), di cui 18 con scadenza entro l’esercizio successivo. Al 30 giugno 2009, i debiti bancari ammontavano a 38,8 milioni di sterline. Per il Tottenham esiste una linea di credito di 55 milioni di sterline (€ 64,7 milioni) con Bank of Scotland, garantita dalle proprietà del club londinese. Inoltre, al 30 giugno 2010, risulta che il gruppo che controlla il Tottenham detiene tra le passività dei titoli di debito garantiti (loan notes) per £ 25,5 milioni (€ 30 milioni) e azioni privilegiate redimibili convertibili (CRPS) per £ 14,6 milioni (€ 17,2 milioni). I debiti commerciali ammontano complessivamente a £ 50,1 milioni (£ 68,5 nel 2009) e riguardano per la maggior parte debiti per l’acquisto di giocatori. I ratei e risconti passivi ammontano a £ 36,5 milioni (€ 42,9 milioni) e riguardano ricavi anticipati da abbonamenti e sponsorizzazioni commerciali relativi a esercizi futuri.
L’indebitamento finanziario netto consolidato ammonta a 64,5 milioni di sterline e rispetto all’esercizio precedente risulta in aumento del 40,45%. La maggior parte dell’indebitamento finanziario netto è dovuto all’attività di investimento nel nuovo centro sportivo e alla progettazione del nuovo stadio.
Il progetto del nuovo stadio “Northumberland Project” ha subito delle modifiche, che hanno comportato un aumento dei costi. L’aumento dei costi è stato causato anche dalla riduzione della zona edificabile ad uso residenziale. Poiché il progetto è in attesa di ricevere il via libera definitivo dalle autorità competenti di Londra e l’aumento dei costi si aggira intorno ai 50 milioni di sterline, gli amministratori del club londinese si sono guardati attorno ed hanno preso in considerazione la possibilità di prendere in gestione il nuovo stadio olimpico di Londra. Questa possibilità ha suscitato molte polemiche, soprattutto tra i tifosi.
Il nuovo centro sportivo dovrebbe essere operativo per la stagione 2012/2013.
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