Un imperdibile articolo di Moggi, pubblicato oggi su Libero, sul video delle dichiarazioni di Cobolli al Corriere dello Sport che sta catalizzando l'attenzione dei tifosi juventini sul web. La scoperta del video completa la si deve ad un utente del forum www.j1897.com. Quello che ha dichiarato Cobolli risolve alcuni dubbi e pone inquietanti interrogativi, alcuni dei quali sono contenuti nell'articolo di Moggi che riportiamo:
Guarda il video dell'intervista di Cobolli
Lo hanno scoperto i navigatori del web su You Tube, ne ha parlato diffusamente Gigi Moncalvo al “Processo di Biscardi” e debbo dire che quando l’ho sentito, neanche io credevo alle mie orecchie. E’ il video di un forum al “Corriere dello Sport” con il presidente della Juventus Cobolli Gigli. Risale ai primi di dicembre e, finora, se ne era avuta notizia solo attraverso il resoconto cartaceo che non diceva tutto e qualcosa diceva in maniera incompleta e sibillina. Cobolli Gigli spiegava perché la Juve non era andata al Tar e ad altri organismi di giustizia sovranazionali, osservando anzitutto che “alcune importanti autorità dello sport, e lo stesso commissario Guido Rossi, avevano emesso sentenze prima ancora che cominciasse il processo”; in secondo luogo che “leggendo i giudizi sportivi ci siamo trovati poi di fronte a una somma di tanti peccati veniali e a nessun peccato mortale” e quindi “ad una serie B che come pena era superiore a quello che avremmo meritato”. E allora? Ecco la rivelazione inattesa: “In lunghe conversazioni telefoniche, Vocalelli (direttore del Corriere dello Sport) mi ha aiutato a convincermi che ad un certo momento devi accettare una situazione sia pure amara, bere e andare avanti”.
Ora, io non so se trovandosi al “Corriere dello Sport” Cobolli Gigli abbia in certo modo ecceduto sull’opera di convincimento fatta da Vocalelli, ma poiché non si può pensare che il presidente della Juve cambi opinione e antefatti a seconda del luogo in cui si trova, bisogna stare a quello che dice. In tal senso l’hanno presa i tifosi juventini, che si sono sfogati a tinte forti nei loro siti. D’altra parte Cobolli Gigli, sempre nello stesso forum, ha detto che i tifosi juventini più anziani, tra i quali si è inserito anche lui (proprio così!), erano e sono “rancorosi”, che per loro la Juve doveva andare avanti nei ricorsi e doveva farsi restituire i due scudetti che, guarda un po’, anche Cobolli Gigli ritiene “vinti sul campo”.
Tra le reazioni furibonde dei tifosi juventini (veri), molte non sono pubblicabili, almeno in questa sede, ma il senso ruota intorno ad un unico concetto, “i nemici la Juventus li ha in casa, loro hanno voluto la serie B, i due scudetti in meno, l’umiliazione”. E’ intervenuta anche l’associazione “giulemanidallajuve” tramite il presidente Giuseppe Belviso, che giudica quelle dichiarazioni “gravemente lesive degli interessi dei piccoli azionisti” e sostiene che da esse emerge che Cobolli Gigli “riteneva le decisioni della FIGC illegittime” e tuttavia “decise di non tutelare l’immagine del club, ritirando il ricorso al Tar, grazie ai consigli del direttore di un giornale”. Qualcuno l’ha messa sull’ironia :”Ha parlato con Vocalelli, se si faceva convincere da Verdelli andavamo in serie C”, altri hanno ricordato il ringraziamento di Blatter a Montezemolo, quando il presidente della FIFA disse: “E’ merito di Luca Cordero di Montezemolo se la Juve non si è rivolta ai tribunali ordinari”. Anche in questo caso la reazione dei siti juventini fu furibonda. “Almeno adesso – diceva un messaggio – sappiamo nome e cognome di chi dobbiamo ringraziare”.
In questa vicenda voglio rimarcare quello che più mi ha sorpreso. Nel resoconto cartaceo che fu dato di quel forum (resoconto recuperabile ancora sul web) le parti dolenti di cui sopra sono riportate in tutt’altro modo. Nessun riferimento alla valutazione fatta da Cobolli Gigli sulla “somma dei peccati veniali e nessun peccato mortale” e dunque sulla sproporzione tra l’accusa e la sanzione.
Ma, attenzione, sul punto delle conversazioni pregresse con Vocalelli, il resoconto dice esattamente quanto segue: “Non era semplice accettare la B e il direttore Vocalelli ricorderà quanto ne abbiamo parlato anche con lui” e più avanti “abbiamo deciso di prendere la B, ricordo bene le molte telefonate anche con il direttore Vocalelli: insomma, abbiamo capito anche grazie a chi ci è stato vicino che ogni tanto bisogna mandare giù un calice, anche se amaro”. E dov'è l’opera di convincimento di Vocalelli? Dov’è la parola (epurata) in cui Cobolli Gigli nel video dice: “mi ha aiutato a convincermi (ripeto, convincermi) ad accettare”? Sparita, cassata, e a questo punto mi chiedo il perché. Chi ha avuto paura di scriverla? Eppure la dichiarazione è chiarissima, non si presta ad alcun dubbio, a meno che Cobolli Gigli non abbia detto più di quello che era avvenuto (e sarebbe altrettanto grave), ma in quel caso Vocalelli avrebbe dovuto “correggere” la portata della dichiarazione già nel forum.
Sta di fatto che i tifosi bianconeri hanno ora le idee chiarissime, sanno che la Juve si è fatta convincere a non andare ai ricorsi non solo dalle “autorità sportive”, le stesse che avevano emesso sentenze anticipate, ma anche dai giornali e, segnatamente, dal “Corriere dello Sport”. Quotidiano stimabilissimo, ma sorprendentemente di un bacino di utenza lontano da Torino, e per questo interessato editorialmente e precipuamente ad altre tifoserie. Quello che Cobolli Gigli non dice è che la rinuncia della Juve a difendersi ad oltranza ha dato vita parallelamente all’ampia piattaforma sulla quale Moratti lancia le sue periodiche accuse, ale sue rivendicazioni di altri scudetti (non c’è limite alla faccia tosta), anche quelli persi incipientemente da lui e dalla sua “armata Brancaleone” dell’epoca.
Allo stesso modo suggerisco a quegli stessi tifosi di inviare un caloroso ringraziamento a Gigi Moncalvo per aver portato in televisione quella vicenda. Nella sua appassionata “requisitoria” Moncalvo giudica il video “un documento allucinante” e afferma che il presidente di una Spa quotata in borsa, che dice le cose che ha detto Cobolli Gigli, che riconosce di essersi fatto condizionare nelle sue scelte dal direttore di un giornale, dovrebbe essere immediatamente rimosso.
Luciano Moggi
Guarda il video dell'intervista di Cobolli
Lo hanno scoperto i navigatori del web su You Tube, ne ha parlato diffusamente Gigi Moncalvo al “Processo di Biscardi” e debbo dire che quando l’ho sentito, neanche io credevo alle mie orecchie. E’ il video di un forum al “Corriere dello Sport” con il presidente della Juventus Cobolli Gigli. Risale ai primi di dicembre e, finora, se ne era avuta notizia solo attraverso il resoconto cartaceo che non diceva tutto e qualcosa diceva in maniera incompleta e sibillina. Cobolli Gigli spiegava perché la Juve non era andata al Tar e ad altri organismi di giustizia sovranazionali, osservando anzitutto che “alcune importanti autorità dello sport, e lo stesso commissario Guido Rossi, avevano emesso sentenze prima ancora che cominciasse il processo”; in secondo luogo che “leggendo i giudizi sportivi ci siamo trovati poi di fronte a una somma di tanti peccati veniali e a nessun peccato mortale” e quindi “ad una serie B che come pena era superiore a quello che avremmo meritato”. E allora? Ecco la rivelazione inattesa: “In lunghe conversazioni telefoniche, Vocalelli (direttore del Corriere dello Sport) mi ha aiutato a convincermi che ad un certo momento devi accettare una situazione sia pure amara, bere e andare avanti”.
Ora, io non so se trovandosi al “Corriere dello Sport” Cobolli Gigli abbia in certo modo ecceduto sull’opera di convincimento fatta da Vocalelli, ma poiché non si può pensare che il presidente della Juve cambi opinione e antefatti a seconda del luogo in cui si trova, bisogna stare a quello che dice. In tal senso l’hanno presa i tifosi juventini, che si sono sfogati a tinte forti nei loro siti. D’altra parte Cobolli Gigli, sempre nello stesso forum, ha detto che i tifosi juventini più anziani, tra i quali si è inserito anche lui (proprio così!), erano e sono “rancorosi”, che per loro la Juve doveva andare avanti nei ricorsi e doveva farsi restituire i due scudetti che, guarda un po’, anche Cobolli Gigli ritiene “vinti sul campo”.
Tra le reazioni furibonde dei tifosi juventini (veri), molte non sono pubblicabili, almeno in questa sede, ma il senso ruota intorno ad un unico concetto, “i nemici la Juventus li ha in casa, loro hanno voluto la serie B, i due scudetti in meno, l’umiliazione”. E’ intervenuta anche l’associazione “giulemanidallajuve” tramite il presidente Giuseppe Belviso, che giudica quelle dichiarazioni “gravemente lesive degli interessi dei piccoli azionisti” e sostiene che da esse emerge che Cobolli Gigli “riteneva le decisioni della FIGC illegittime” e tuttavia “decise di non tutelare l’immagine del club, ritirando il ricorso al Tar, grazie ai consigli del direttore di un giornale”. Qualcuno l’ha messa sull’ironia :”Ha parlato con Vocalelli, se si faceva convincere da Verdelli andavamo in serie C”, altri hanno ricordato il ringraziamento di Blatter a Montezemolo, quando il presidente della FIFA disse: “E’ merito di Luca Cordero di Montezemolo se la Juve non si è rivolta ai tribunali ordinari”. Anche in questo caso la reazione dei siti juventini fu furibonda. “Almeno adesso – diceva un messaggio – sappiamo nome e cognome di chi dobbiamo ringraziare”.
In questa vicenda voglio rimarcare quello che più mi ha sorpreso. Nel resoconto cartaceo che fu dato di quel forum (resoconto recuperabile ancora sul web) le parti dolenti di cui sopra sono riportate in tutt’altro modo. Nessun riferimento alla valutazione fatta da Cobolli Gigli sulla “somma dei peccati veniali e nessun peccato mortale” e dunque sulla sproporzione tra l’accusa e la sanzione.
Ma, attenzione, sul punto delle conversazioni pregresse con Vocalelli, il resoconto dice esattamente quanto segue: “Non era semplice accettare la B e il direttore Vocalelli ricorderà quanto ne abbiamo parlato anche con lui” e più avanti “abbiamo deciso di prendere la B, ricordo bene le molte telefonate anche con il direttore Vocalelli: insomma, abbiamo capito anche grazie a chi ci è stato vicino che ogni tanto bisogna mandare giù un calice, anche se amaro”. E dov'è l’opera di convincimento di Vocalelli? Dov’è la parola (epurata) in cui Cobolli Gigli nel video dice: “mi ha aiutato a convincermi (ripeto, convincermi) ad accettare”? Sparita, cassata, e a questo punto mi chiedo il perché. Chi ha avuto paura di scriverla? Eppure la dichiarazione è chiarissima, non si presta ad alcun dubbio, a meno che Cobolli Gigli non abbia detto più di quello che era avvenuto (e sarebbe altrettanto grave), ma in quel caso Vocalelli avrebbe dovuto “correggere” la portata della dichiarazione già nel forum.
Sta di fatto che i tifosi bianconeri hanno ora le idee chiarissime, sanno che la Juve si è fatta convincere a non andare ai ricorsi non solo dalle “autorità sportive”, le stesse che avevano emesso sentenze anticipate, ma anche dai giornali e, segnatamente, dal “Corriere dello Sport”. Quotidiano stimabilissimo, ma sorprendentemente di un bacino di utenza lontano da Torino, e per questo interessato editorialmente e precipuamente ad altre tifoserie. Quello che Cobolli Gigli non dice è che la rinuncia della Juve a difendersi ad oltranza ha dato vita parallelamente all’ampia piattaforma sulla quale Moratti lancia le sue periodiche accuse, ale sue rivendicazioni di altri scudetti (non c’è limite alla faccia tosta), anche quelli persi incipientemente da lui e dalla sua “armata Brancaleone” dell’epoca.
Allo stesso modo suggerisco a quegli stessi tifosi di inviare un caloroso ringraziamento a Gigi Moncalvo per aver portato in televisione quella vicenda. Nella sua appassionata “requisitoria” Moncalvo giudica il video “un documento allucinante” e afferma che il presidente di una Spa quotata in borsa, che dice le cose che ha detto Cobolli Gigli, che riconosce di essersi fatto condizionare nelle sue scelte dal direttore di un giornale, dovrebbe essere immediatamente rimosso.
Luciano Moggi