Riportiamo un interessante articolo pubblicato da Maurizio Romeo sul suo blog.
“Lo strano caso di Salvatore Mastronunzio” potrebbe essere un titolo azzeccato per un capitolo sulla storia dei deferimenti e delle sentenze di questo ramo del calcioscommesse. I meno attenti a tutta la storia potrebbero forse chiedersi il perché, considerata la minore rilevanza del nome del calciatore rispetto a quelli maggiormente citati sulle pagine di giornali in questi mesi; perciò nelle prossime righe andremo a capire le ragioni della sua importanza.
La “vipera” (com’è stato soprannominato dai tifosi del Frosinone quando militava nella squadra ciociara) era uno degli attaccanti in forza al Siena 2010/11 allenato da Conte, con cui ha collezionato 35 presenze (34 in campionato – con 15 sostituzioni avute e 9 ingressi dalla panchina – e una in Coppa Italia) e ha segnato 8 gol (tutti in campionato). Cresciuto calcisticamente nell’Empoli dove esordì nel 1997, poi ha girovagato fra B e C: Baracca Lugo, Rondinella, di nuovo Empoli, Fermana, Ascoli (una stagione), Frosinone (3 stagioni), Foggia e quindi Ancona (3 stagioni) le sue squadre. Dai bianconeri senesi è stato acquistato nell’estate 2010. Nella prima fase del processo sul calcioscommesse è stato condannato a 4 anni di squalifica, in base alle dichiarazioni dei ‘collaboratori’ Carobbio e Gervasoni, per l’alterazione di due partite proprio ai tempi della militanza nella squadra marchigiana.
Mastronunzio è però un personaggio importante anche per il ramo del processo sul calcioscommesse che riguarda Antonio Conte: infatti sia Palazzi nella relazione d’indagine (il documento “preparatorio” del deferimento), facendo esplicito riferimento alle parole di Carobbio, sia la Commissione Disciplinare nelle motivazioni citano il suo mancato utilizzo nelle ultime gare di campionato come prova per la squalifica di Conte in riferimento alla sua conoscenza (e conseguente omessa denuncia) di un illecito per AlbinoLeffe-Siena.
Per capire meglio è utile riportare le dichiarazioni di Carobbio in merito che sono state riportate nelle motivazioni:
“In relazione alla gara Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011 (…) preciso che l’allenatore era d’accordo nel concedere la vittoria al’Albinoleffe per farla accedere ai play out, anche se lasciò a noi la decisione finale, ricordandoci comunque che, in caso di una nostra vittoria e di un risultato non positivo dell’Atalanta, saremo ancora riusciti a vincere il campionato; si decise in ogni caso di rispettare gli accordi assunti nel girone di andata. Voglio spontaneamente riferire un’ulteriore circostanza che ho ricordato successivamente al mio ultimo interrogatorio: (questa parte in grassetto, presente nel documento del deferimento non compare nelle motivazioni, ndr) prima della gara Ascoli-Siena del 14 maggio 2011 (si giocò in realtà il 13/05 come riportato anche dal sito della Lega di B, ma con le date Carobbio non ha molta fortuna, ndr) in occasione di una riunione nello spogliatoio alla presenza dei compagni e dell’allenatore, quest’ultimo affrontò l’argomento relativo ad Albinoleffe-Siena: come più volte chiarito, infatti dagli accordi presi nel girone d’andata avremmo dovuto lasciare la gara all’Albinoleffe (anche questa parte presente nel deferimento è “sparita” nelle motivazioni, ndr) a quel punto Conte invitò la squadra a confermare l’adesione o a chiamarsi fuori dall’accordo. In quella circostanza l’unico che volle dissociarsi fu Mastronunzio, il quale, peraltro, in qualità di ex dell’Ascoli, disse che sarebbe stato disposto a concedere la vittoria all’Albinoleffe solo qualora si fosse garantito analogo trattamento anche all’Ascoli. L’allenatore, prendendo atto della formale dissociazione di Mastronunzio, gli concesse di non partecipare né alle gare, né ai ritiri, limitando il suo impiego ai soli allenamenti.” (Dichiarazione di Carobbio del 10 luglio 2012);
E’ interessante notare gli omissis, evidenziati in grassetto, della Commissione Disciplinare rispetto alla dichiarazione di Carobbio riportata nella relazione di indagine. Manca la frase che fa riferimento al fatto che il calciatore dichiara di ricordarsi dell’accaduto successivamente al suo ultimo interrogatorio, quindi fra il 17/04/2012 (ultimo interrogatorio dal PM in cui non menziona Mastronunzio) e il 10/07/2012 (quando Palazzi richiama "Pippo" per risentirlo sui fatti).
Pertanto, stando all’ultima versione di Carobbio, Conte avrebbe parlato dell’accordo su AlbinoLeffe-Siena (che si giocherà il 29/05/2011) prima di Ascoli-Siena (in programma il 13/05/2012). Tenete bene a mente queste date, saranno importanti più avanti.
Le parole di Carobbio sono ritenute importanti per la Commissione Disciplinare nella ‘ricostruzione dei fatti’ riportata nelle motivazioni. Mastronunzio infatti appare personaggio importante per definire la presenza di un illecito in merito alla partita:
MASTRONUNZIO, che si disse d’accordo nel lasciare la vittoria all’ALBINOLEFFE solo nel caso in cui analogo comportamento fosse stato tenuto anche in favore dell’Ascoli, squadra in cui aveva in precedenza militato, venne messo, di fatto, per questa ragione, fuori rosa dall’allenatore, in quanto lo “spogliatoio” non era disponibile a lasciare anche la vittoria all’Ascoli. (Sentenza della Disciplinare)
La sua presenza è importante, quasi essenziale, oltre al “carattere accentratore” imputato alla persona, anche nel capo e) delle incolpazioni, proprio quella relativa ad Antonio Conte. Sulle motivazioni la Commissione Disciplinare si esprime così:
e) è provato che CONTE fosse a conoscenza della combine. (…) A sostegno, poi, dell’effettiva conoscenza da parte di CONTE dell’intesa, vi è la circostanza relativa al calciatore MASTRONUNZIO. Secondo CAROBBIO, il compagno di squadra sarebbe stato messo fuori rosa per non aver accettato di partecipare all’accordo.
La circostanza che MASTRONUNZIO, nelle fasi finali del campionato 2010/11, non abbia più preso parte agli incontri, risulta per tabulas. CONTE, chiamato a fornire una spiegazione in merito al perché un giocatore, sino ad allora titolare, non fosse stato più schierato in campo, non ha saputo dare una risposta chiara, rimanendo nel vago. CONTE, difatti, ha affermato di “ritenere che lo stesso si fosse infortunato, anche se non ho ricordi precisi in merito” (dichiarazione CONTE del 12.7.2012). Risposta, questa, davvero poco credibile, per un allenatore che stava gestendo una rosa di giocatori prossimi, in quel periodo, a raggiungere la promozione e quindi l’obiettivo di un’intera stagione.
Né appare credibile quanto sostenuto da CONTE in sede dibattimentale, e cioè di aver comunicato a MASTRONUNZIO, prima della gara Modena-Siena, di escluderlo dalla rosa per scarso spirito di gruppo e perché aveva rifiutato di trasferirsi ad abitare a Siena preferendo rimanere a Empoli. È una motivazione davvero poco credibile, perché non sufficiente a far ritenere ragionevole l’esclusione di un titolare dalla rosa, a poche giornate dal termine della stagione, e perché, inoltre, CONTE ha dimostrato di non ricordare tali circostanze quando è stato sentito in data 12.7.2012 Ne consegue che CONTE sia responsabile dell’addebito contestato. Ai fini della qualificazione della fattispecie, Conte deve essere chiamato a rispondere di omessa denuncia, in quanto agli atti è stata raggiunta solo la prova che fosse a conoscenza della combine e non che vi abbia preso parte. (Sentenza della Disciplinare)
Una delle prime cose che mi è saltata all’occhio è che nella sentenza si sbaglia per ben due volte la data dell’interrogatorio reso da Antonio Conte presso la Procura Federale: la Commissione Disciplinare infatti scrive che Conte “è stato sentito in data 12.07.2012″, quando, come è noto, l’audizione presso la Procura federale si è svolta il giorno dopo, ossia il 13 luglio (link).
Torniamo però ai fatti perché, osservandoli attentamente, ci si accorge che spesso raccontano la verità più di mille parole.
Proviamo quindi a collocare nel tempo la partita Ascoli-Siena, importante per capire il caso Mastronunzio. Ascoli-Siena è l’anticipo previsto per la quarantesima giornata di Serie B, ed è in programma la sera di venerdì 13 maggio allo stadio Cino e Lillo Del Duca di Ascoli Piceno. Le dirette avversarie dell’Ascoli per la salvezza giocheranno quasi tutte il giorno dopo, mentre nel Monday Night è previsto il derby di Bergamo, AlbinoLeffe-Atalanta, match importantissimo per testa e coda del campionato cadetto. Il Siena viene dal pareggio casalingo con il Torino, che ha permesso ai bianconeri di conquistare matematicamente la promozione in serie A con 3 giornate di anticipo.
La situazione di classifica vede prima della partita Atalanta e Siena appaiate al primo posto (con il Siena in vantaggio per gli scontri diretti). In coda l’Ascoli si trova al quartultimo posto, al pari dell’AlbinoLeffe.
Secondo la dichiarazione di Carobbio alla Procura Federale il 10/07 (quella nella quale si ‘ricorda’ di Mastronunzio), la riunione tecnica in cui Conte chiederebbe ai giocatori l’adesione all’accordo raggiunto con l’AlbinoLeffe per la partita dell’ultima giornata (29/05/2011) si collocherebbe temporalmente tra la partita con il Torino (del 07/05/2011) e quella con l’Ascoli (13/05/2011) .
Guardando le date, qualche perplessità non può non presentarsi: l’allenatore di una squadra che si sta giocando la vittoria del campionato (e il conseguente premio promesso dal suo presidente in caso di raggiungimento di tale obiettivo) chiederebbe alla sua squadra, con un anticipo di più di 15 giorni, l’adesione a un accordo già raggiunto (secondo le parole di Carobbio), con 2 partite ancora da giocare, il tutto prima e senza sapere il risultato dei diretti avversari? Qualcosa non quadra…
E quadra forse ancora meno se si confronta l’ultima dichiarazione con l’interrogatorio precedente di Carobbio, reso il 17/04/2012 davanti al PM di Cremona e presente nella relazione di indagine di Palazzi in merito a AlbinoLeffe-Siena del 29/05/2011:
(…) Il discorso che feci con FAGGIANO (dirigente Siena, ndr) si svolse più o meno una settimana prima della partita di ritorno (…) La decisione definitiva di lasciare la partita all’Albinoleffe venne presa in occasione di una riunione tecnica che si svolgeva in occasione di un allenamento qualche giorno prima della partita di ritorno (…) (Carobbio, Interrogatorio PM, 17 aprile 2012)
La riunione tecnica con la votazione quando sarebbe avvenuta? Nella settimana precedente all’ultimo incontro di campionato o ben 15 giorni prima? Non c’è quindi una collocazione temporale precisa e qualcosa qui sembra davvero vacillare.
Ma torniamo a Mastronunzio e ad al suo mancato utilizzo in Ascoli-Siena (e nelle partite successive), che sia Palazzi che la Commissione Disciplinare ritengono importante per confermare la conoscenza della combine da parte di Conte.
L’amico Davide Terruzzi di Tuttojuve.com ha ottimamente analizzato qui l’utilizzo di Mastronunzio nelle giornate che hanno preceduto la partita in questione; ebbene:
28 - 26.02.11 Modena-Siena: panchina
29 - 01.03.11 Siena-Triestina: entra al 67' (gol vittoria)
30 - 05.03.11 Padova-Siena: esce al 72'
31 - 12.03.11 Siena-Empoli: esce al 75'
32 - 19.03.11 Crotone-Siena: panchina
33 - 27.03.11 Siena-Sassuolo: entra al 69'
34 - 04.04.11 Frosinone-Siena: panchina
35 - 09.04.11 Siena-Vicenza: entra al 71'
36 - 16.04.11 Grosseto-Siena: panchina
37 - 22.04.11 Siena-Portosummaga: entra al 75'
38 - 01.05.11 Novara-Siena: entra al 77'
39 - 07.05.11 Siena-Torino: entra al 46'
Osservando quindi le ultime 11 partite qualche dubbio sulla titolarità del giocatore e sul suo utilizzo potrebbe anche venire, ma è un altro il punto che, a mio avviso, risulta decisivo per smentire le conclusioni della Commissione Disciplinare: e lo fornisce proprio il sito del Siena Calcio che alle 20:16 del 12 maggio 2011 riporta che:
Un leggero infortunio muscolare ha bloccato Salvatore Mastronunzio, che è rimasto ad allenarsi a Siena con i non convocati e con gli infortunati Larrondo e Kamata. L’attaccante bianconero ha accusato un indurimento dei flessori e per questo non è partito per Ascoli.
L’indurimento ai flessori è un infortunio che richiede non meno di due/tre settimane come tempo per il recupero completo e il ritorno in campo. Alla fine del campionato di serie B di quell’anno mancavano due settimane. Pertanto Conte, contrariamente a quello che la Disciplinare scrive nella sentenza, diceva la verità nella sua audizione del 13.07.2012.
La news è presente sul sito ufficiale della Società ed è datata 12 maggio 2011 alle ore 20:16! Fu pubblicata direttamente quel giorno, non dopo. Se vi fosse stata un’esclusione per scelta tecnica del giocatore, credo non sarebbe occorso darne notizia tramite il proprio sito ufficiale, mentre è prassi consolidata per le società di calcio professionistiche comunicare notizia degli infortuni dei propri tesserati tramite i propri siti per evitare speculazioni.
Bastava pertanto solo una semplice ricerca su Google per trovare questa indicazione! Ribadisco pertanto ciò che scrissi qualche tempo fa: non sono né un avvocato, né un Procuratore Federale, né un giornalista e scrivo solo per hobby. I miei mezzi di ricerca delle informazioni sono infinitamente inferiori a quelli che lo fanno per professione e mi domando: perché queste cose riesce a scovarle un blogger e non un giornalista? E non riesco a darmi risposta…
Giusto per il completo racconto dei fatti: il Siena perderà 3-2 ad Ascoli subendo 2 gol negli ultimi 5 minuti. Conte, arrabbiatissimo, terrà i suoi negli spogliatoi per mezz'ora e il giornalista Rai presente all’epoca allo stadio racconterà di urla provenienti dallo spogliatoio. Tre giorni dopo l’Atalanta batterà per 3-2 nel derby l’AlbinoLeffe e conquisterà i punti che risulteranno fondamentali per vincere poi il campionato di serie B.
Qui potete trovare gli highlights ufficiali della Lega di Serie B per Ascoli-Siena.
Prima di concludere riporto le parole di Antonio Conte pronunciate nella conferenza stampa del 12/05 e riportate sul sito ufficiale del Siena Calcio:
“E’ stato molto bello festeggiare e conquistare la promozione con tre giornate di anticipo, ma ora concentriamoci sul finale di campionato. Il nostro obiettivo ora diventa il primo posto”. Così l’allenatore bianconero Antonio Conte che oggi ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa. “Darò spazio a chi ne ha avuto meno – ha aggiunto – perché è giusto premiare chi ha lavorato sempre seriamente e giocato meno. Anche se sono sicuro che non cambieremo volto, perché ho un gruppo pienamente affidabile. Un nome per tutti è quello di Andrea Rossi, che quando è stato chiamato in causa ha sempre fatto molto bene”.
La pubblicazione è delle ore 15:06 del 12/05/2011, giorno prima della partita Ascoli-Siena e precedente di 5 ore rispetto all’annuncio dell’infortunio di Mastronunzio. Giusto per puntualizzare.
Dopo tutte le incongruenze emerse anche in merito a Terzi ed egregiamente scovate da Antonio Corsa, posso solo dire una cosa: a me una giustizia che funziona così fa davvero paura.
Lo strano caso di Salvatore Mastronunzio
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- By Maurizio Romeo